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La storia dell'alimentazione fino al 1500

L’alimentazione nasce nel momento in cui sorgono gli individui sulla Terra, il suo sviluppo è stato un percorso vasto e travagliato, varie sono state le battute d’arresto così come i progressi. Ripercorre la storia dell’alimentazione è un viaggio interessante che non è ancora terminato. 
 

Dalla Preistoria al 4000 a.C.

Gli uomini e le donne primitivi mangiavano carne molto particolare: termiti, cavallette, formiche o piccoli topini. Più tardi si sono iniziati a cibare con gli animali da allevamento, anche cotti grazie alla scoperta del fuoco, che ha rivoluzionato la vita di ciascuno. Oltre al fuoco, dunque, un’altra vera scoperta è rappresentata dalla coltivazione delle piante e dall'allevamento del bestiame, da cui gli individui potevano trarre da un lato farine e vegetali commestibili e dall'altro carne, grassi, latte. 
 

La Mesopotamia, una terra di mezzo anche per l’alimentazione

Nel 4000 a.C. gli Egiziani si nutrivano con poca carne, e soprattutto con il pesce, mentre per i Babilonesi era usuale bollire ogni sorta di cibo, mangiavano spesso preparazioni elaborate con cipolla, porri, aglio, sangue. Sia babilonesi che egiziani, bevevano vino e birra, in abbondanza. Meno di frequente, infine, consumavano legumi, uova, frutta e verdura.
 

Gli Antichi Greci

Nell'antica Grecia il pranzo era veloce; mangiavano: olive, pesce fritto o formaggio e pane. Si conoscevano molti tipi di pane, addirittura72. Tra questi il daraton, senza lievito. La carne era un lusso, la mangiavano solo i ricchi; la preferita era la carne di maiale. Le famiglie non abbienti si nutrivano con pane, legumi e pesce, spesso, abbinate a salse e condimenti come il garon una preparazione con pesce ed erbe aromatiche. 
 

I romani

Le persone dell’impero romano, mangiavano carne di asino, cinghiale, ghiro e pavone, tutte condite con miele, datteri, pepe e aceto. I sapori forti venivano mescolati con quelli dolciastri. Il vino, solo in appositi spazi pubblici, i bar dell’epoca. I patrizi mangiavano sempre nel triclino: sedevano sdraiati sui cuscini intorno a un tavolo basso. Il pranzo durava dal pomeriggio a notte fonda, per loro. 
 

I Barbari e il Medioevo

I Barbari erano mangiatori di carne, i loro cibi venivano spesso accompagnati da salse, spezie, birra, vino e sidro. Per dolcificare usavano il miele e per condire spezie di vario genere come il pepe, lo zenzero, noce moscata, cannella e chiodi di garofano.  I più abbienti mangiavano grandi quantità di selvaggina (cigni e gru) cotta allo spiedo e un vino molto forte. Le famiglie modeste si cibavano con verdure, frutta e uova sode.  L'alimentazione nel Medioevo, invece, si basava su cereali, segale, orzo, frumento e miglio, il maiale costituiva una fonte di cibo importante, il mestiere del porcaro, infatti, era molto redditizio.  

Da questo breve e approssimativo elenco delle tradizioni alimentari storiche, emerge un dato particolarmente significativo: dalla preistoria al Medioevo se pur con differenze specifiche, la dieta era rappresentata dal consumo di prodotti non raffinati con prevalenza di legumi, farine, carne e pesce per i più ricchi. Dal 1500, invece, vengono introdotti conservanti e coloranti che mutano irreversibilmente il modo di alimentarsi.